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Giugno 7, 2018by admin0

C’è chi non ci pensa affatto, chi ne fa una questione vitale: il controllo delle calorie.

Ci hanno insegnato a pensare in questi termini, a volte a mio avviso, anche solo per una questione di marketing.

“Ho comprato questa barretta ai cereali che ha SOLO 100 calorie!”

Bene, ora però guardiamo anche bene cosa c’è dentro a questa barretta: 14g di zuccheri per barretta, 2g di grassi, 1,5g di proteine.

Sapete qual’è il limite giornaliero consigliato di zuccheri? Circa 20-25g. Ecco che con due barrette, o con una barretta ed un caffè zuccherato, si è già oltre il limite.

Avete provato a leggere quanto sia lunga la lista degli ingredienti di tali prodotti confezionati? Si arriva a leggere parole impronunziabili!

Tutto questo non per dire che l’unica alternativa nella vita sia un frutto, per carità, ci sono prodotti molto validi, ma soprattutto per farvi capire quanto sia ingannevole la corsia del supermercato ma soprattutto quanto sia ingannevole il conteggio delle calorie.

Innanzitutto, che cos’è una caloria?

“La Caloria è la quantità di calore richiesta per innalzare di un grado la temperatura della massa di 1kg di acqua distillata da 14,5° a 15,5°, alla pressione di un atmosfera.”

Bene e ora?

Usando le parole del Dottor Rossi (Dalle calorie alle molecole) :

“Per spiegare l’evidenza che le calorie non esistono all’interno del corpo umano, partiamo dalla base: esse si ottengono inserendo un alimento ( 100g di pane o frutta ) in un calorimetro o bomba calorimetrica, nel quale viene ossidato. Il calore liberato dalla combustione tra l’ossigeno, il carbonio e tutte le altre componenti dell’alimento (energia termica ) viene registrato su un display: il valore indica il numero delle calorie liberate  dal singolo alimento.”

Si può quindi affermare che le CALORIE NON ESISTONO, o per lo meno, non all’interno del corpo umano. Non possiamo paragonarci al funzionamento di un macchinario. Ognuno di noi metabolizza i macro e micronutrienti in maniera diversa, e a loro volta, questi alimenti non hanno l’unica funzione di produrre energia, nutrono le cellule, i batteri intestinali..

Prestate attenzione all’ETICHETTA, si, ma non focalizzatevi sulle calorie, piuttosto valutate il quantitativo di zucchero presente nell’alimento, la quantità di grassi saturi e la presenza di proteine e sale.

Detto  questo.. vado a fare merenda con un pò di frutta secca, pensate, RICCA DI GRASSI!!! 😉


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Maggio 21, 2018by admin0

Una corretta alimentazione è alla base di uno stile di vita sano, a maggior ragione quando si è in dolce attesa. Il corpo si appresta ad accogliere una nuova vita, ed anche il metabolismo vira a favore della crescita e dello sviluppo del feto.

L’integrazione che viene comunemente consigliata, e riportata anche nelle linee guida OMS, è l’acido folico, per consentire il corretto sviluppo del tubo neurale.

Tra gli alimenti sconsigliati:

  • Uova non cotte, alla coque o in camicia, poiché possono essere veicolo di salmonella.
  • Frutti di mare, sia cotti che crudi.
  • Pesce crudo e pesce affumicato.
  • Latte crudo (non pastorizzato).
  • Formaggi molli da latte crudo (es. feta), formaggi a crosta fiorita ed erborinati quali brie, gorgonzola, camembert, taleggio e formaggi con le venature blu come il gorgonzola e quelli messicani anche come prevenzione per la listeriosi. Possono essere mangiati solo se cotti finché non formano le bolle.
  • Carne cruda o poco cotta.
  • Paté o creme di carne.
  • Carni pronte al consumo spesso crude o poco cotte come salsicce, porchetta, hot dog.
  • Prosciutto crudo, bresaola e carni essiccate, insaccati crudi in genere

Gli alimenti crudi possono essere veicolo di Toxoplasmosi, causata dal protozoo Toxoplasma Gondii, che è in grado di attraversare la membrana placentare e raggiungere quindi il feto con possibilità di indurre problemi al SNC, malformazioni o aborti.

Per ciò che riguarda il consumo di frutta e verdura quindi, assicurarsi sempre di lavare strofinando bene la buccia esterna.

Si consiglia inoltre di:

lavare bene le mani prima, durante e dopo la preparazione degli alimenti;

cuocere bene la carne e le pietanze surgelate già pronte; evitare il contatto con le mucose dopo aver toccato la carne cruda;

Per i metodi di cottura valgono gli stessi che si raccomandano in uno stato fisiologico: cotture brevi, in poca acqua ( vapore, pressione, al forno..)

L’aumento di peso desiderabile, varierà in base al proprio peso di partenza, indicativamente:

(IMC=rapporto peso/altezza al quadrato)

IMC <18,5                  AUMENTO TOTALE            12,5-18 kg

IMC 18,5 – 24,9         AUMENTO TOTALE            11,5-16 kg

IMC 25-29,9             AUMENTO TOTALE            7-11,5 kg

IMC  >30                  AUMENTO TOTALE            5,9 kg

L’attività fisica, ove consentita dopo consulto medico, non è assolutamente da eliminare! Le linee guida raccomandano 150 minuti di attività fisica a settimana, che sia una camminata, una nuotata o un’attività aerobica a bassa intensità.

L’alimentazione inoltre, è altrettanto FONDAMENTALE in allattamento, poiché si pongono le basi del microbiota intestinale del nascituro e quindi anche delle sue difese immunitarie.

 


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Aprile 17, 2018by admin0

Quando non sai come cucinarlo.. P O L P E T T A L O!

A parte gli scherzi, trovo che le polpette siano un modo gustoso e carino di consumare gli alimenti, in questo caso, vi propongo delle polpette di melanzane e merluzzo.

Cosa ho fatto:

Ho grigliato 2 melanzane e le ho lasciate raffreddare.

In una padella ho cotto all’incirca 400g di filetti di merluzzo;  in un robot da cucina ho frullato insieme il merluzzo con le melanzane, un cucchiaio di pesto e un uovo.

Dopodiché ho iniziato a formare delle polpettine e le ho panate con la farina”CiaoCarb” a basso contenuto di carboidrati, ma potete usare anche della farina integrale o di mais.

Ho poi infornato a 180° per una ventina di minuti, finchè non sono diventate croccanti.

Nel mentre, ho preparato un sughetto ristretto con della passata, un pò di aglio e un pò di cipolla.

Ho impiattato mettendo la salsa alla base, e aggiungendo della feta sbriciolata!

 


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Marzo 30, 2018by admin0

Tra le diverse tradizioni il giorno di Pasqua, c’è sicuramente quella di fare una colazione abbondante, costituita da cioccolato, corallina, torta al formaggio, colomba..

Questo perché, secondo religione, i giorni precedenti la Pasqua dovrebbero essere dei giorni di “restrizione”.

Oggi vi propongo un dolce facile, veloce e con qualche richiamo alla “Colomba Pasquale”, in realtà, con queste dosi ne viene fuori una porzione abbondante, che può essere divisa in due tazze più piccoline.

Ho usato degli ingredienti diversi dal solito, per alcune loro proprietà:

la farina FIBERPASTA e lo ZUCCHERO DI COCCO per il loro basso indice glicemico.

Per una MugCake da condividere:

70g di farina FiberPasta

30g di farina di mandorle

un cucchiaino di lievito per dolci

10g di arancia candita

25g di olio di cocco o EVO

scorza di un limone

vaniglia in polvere

un goccio di latte

85g di albume

Unire tutti gli ingredienti direttamente in tazza fino ad ottenere un composto morbido.

Cuocere in forno a microonde per 4-5 minuti.

Sfornare e gustare!

 


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Febbraio 28, 2018by admin0

“Le uova mi piacciono, ma le evito, sa.. per il colesterolo”

In realtà le uova contengono molto più del cattivissimo colesterolo; le uova di gallina, quelle più consumate,contengono proteine di alta qualità e in quantità, quindi tutti gli amminoacidi essenziali che l’organismo non è in grado di produrre, oltre a vitamine (A,B6,B12) e minerali (colina,ferro,calcio,fosforo,potassio).

E il colesterolo? Un uovo ne contiene all’incirca 200 mg,per cui, stando ai valori stabiliti, con due uova, saremmo già fuori dal range consentito di 300 mg. La presenza delle lecitine però favorisce il trasporto del colesterolo dalle arterie al fegato, potenziando quindi l’attività delle Hdl, ossia il colesterolo BUONO. Inoltre le uova, (tranne che fritte o eccessivamente cotte), sono facilmente digeribili.

Inseriamo quindi le uova nella nostra dieta, di buona qualità, biologiche, che sia a colazione, a pranzo, a merenda, come volete!

Che sia una frittata dolce con un frutto o un toast con un uovo…In fondo Emma Morano ha dichiarato che uno dei suoi segreti della vita ultracenteneria era proprio mangiare 3 uova al giorno!


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Febbraio 27, 2018by admin0

Tutti i tipi di salmone sono uguali? Quali sono le differenze tra quello di allevamento e quello selvaggio? Attualmente, è molto più diffuso il salmone di allevamento e sempre più raro quello selvaggio. Nell’Oceano Atlantico, ritroviamo una sola specie di salmone (il salmo salar), nel Nord Pacifico ci sono invece ci sono sei specie di salmone di cui cinque pescate.
Queste sono:

Salmone reale: È la specie più grande dell’Alaska. È possibile acquistarlo fresco per 9/10 mesi all’anno oppure affumicato e congelato, in pezzi interi o in filetti.

Salmone rosso: ha dimensioni medie ed è più sottile.Le sue carni sono di un colore rosso intenso ed è più compatta.

Salmone argentato: è il più simile al Salmo Salar dell’atlantico, è il più popolare in Europa.

Salmone Keta: ha un sapore delicato e un prezzo conveniente.

Il salmone si può pescare con pesca troll: ossia con lunghe lenze oppure con le reti in mare aperto.

La gran parte del pesce che abbiamo in Italia, proviene dalla Norvegia,ma può essere anche irlandese,scozzese,cileno.

Nella maggior parte dei casi, si tratta di salmone di allevamento, proprio per la scarsa disponibilità di salmone selvaggio.

Quando si può, accettando il fatto che quest’ultimo avrà sicuramente un prezzo più alto ( a partire dai 50€ al kg all’incirca), è meglio scegliere questa varietà, e magari prestare attenzione all’etichetta, la “salatura a secco” ci assicura qualità organolettiche migliori poiché significa che non è stata usata salamoia. Inoltre, l’etichetta ci dice anche come viene affumicato : “con legno di faggio,quercia..” e ciò sta ad indicare che è stata utilizzata la tradizionale tecnica di affumicatura e non tramite l’uso di distillati di fumo liquido (metodo più conveniente, perché il salmone non perde peso).

Il contenuto lipidico è inferiore dai 2 ai 4 g per 100g contro 10/13 del salmone di allevamento, ed ovviamente, presenterà meno inquinanti o residui di eventuali antibiotici. Entrambi sono fonte di Omega3, ma pensare di assumerne abbastanza solo con l’introito di salmone è un utopia, in alcuni casi è necessaria un integrazione con dei buoni prodotti, che abbiano almeno certificazione IFOS.

In generale, consiglio il consumo di pesce di taglia “grande” una-due volta a settimana a seconda dei casi; è buonissimo insieme ad una salsa di avocado a comporre un toast, o il trancio al forno con una salsa tzatziki di accompagno, o al curry cotto con latte di cocco!


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Febbraio 12, 2018by admin0

Il caffè.

Kit base di sopravvivenza per lo studente universitario in crisi, odore di casa per ogni italiano lontano da casa, il vero buongiorno per molti.

Spesso la domanda è: ma il caffè posso berlo? quanti caffè?

Generalmente il problema non è mai il caffè in sé, ma lo zucchero aggiunto che si mette in ogni tazzina… soprattutto quando le tazzine sono molteplici. Considerando che di media, un cucchiaino sono 5g di zucchero, con soli 4 caffè al giorno, siamo già al limite di zuccheri aggiunti consentiti.

Al di là di specifiche patologie o disturbi per cui il consumo di caffè può essere sconsigliato ( per disturbi gastrici ad esempio, è sempre sconsigliato a stomaco vuoto ), il mio consiglio è quello di limitare il consumo a 3 caffè al giorno (evitando di arrivare in uno stato di sovreccitazione), meglio se amaro ovviamente, ma se proprio amaro non va giù, meglio non cercare scorciatoie con dei dolcificanti chimici, tanto vale usare quel cucchiaino di zucchero tanto temuto.

Ci sono diverse miscele di caffè, la varietà Robusta è più ricca di caffeina rispetto all’Arabica che è anche meno amaro al palato.

Inoltre, il caffè espresso contiene meno caffeina del caffè preparato con la moka,poiché la caffeina si libera in soluzione acquosa ( per questo il caffè Americano ne contiene ancora di più, sebbene organoletticamente sembri più leggero ).

I suoi benefici sono legati all’apparato cardiovascolare, grazie ai suoi polifenoli con potere antiossidante, può aiutare nella digestione poiché aumenta la secrezione acida della stomaco; è anche un buon aiuto contro il mal di testa per la sua azione vasocostrittrice.

Per i successivi caffè della giornata, meglio ricorrere al decaffeinato: si eviterà un eccessivo consumo di caffeina, mantenendo però l’assunzione di altre sostanze antiossidanti, gli acidi clorogenici che sono in grado di diminuire la risposta insulinica e l’assorbimento di glucosio.

Quindi, si al caffè a colazione, anche per risvegliare le facoltà mentali e cognitive, cercando di non aggiungere zuccheri!

 


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Febbraio 11, 2018by admin0

Come rendere più dolce il mese dell’amore? Con dei dolcetti al cacao!

Per questa ricetta è previsto un ingrediente diverso dal solito: la patata dolce.

Occorrente:

  • 1 Patata dolce
  • 2 uova
  • 50g di olio di cocco
  • 30g di crema di nocciole 100%
  • 40g di cacao
  • 4 cucchiai di zucchero mascobado
  • 60g di farina integrale
  • 1/2 bustina di lievito per dolci

Pelare e rendere la patata a julienne con l’aiuto di una grattugia.

In una terrina unire gli ingredienti secchi, aggiungere poi le uova, l’olio di cocco e la crema di nocciole. Mescolare insieme alla patata e riporre negli stampini, cuocere a 180 gradi per 20-25 minuti.

Sfornare e servire.. eventualmente aggiungendo della mousse al cacao con acquafaba!

 


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Gennaio 29, 2018by admin0

Conosciamo tanti metodi di cottura, spesso però usiamo quasi sempre le stesse tecniche, un po’ per abitudine, perché non ci pensiamo o magari non conosciamo alternative. In linea generale, si consiglia sempre di mangiare cibi non troppo cotti, in particolare le verdure (ma anche la pasta,ad esempio, se al dente presenta un indice glicemico più basso) per conservarne al meglio le proprietà.
Ogni metodologia di cottura ha i suoi vantaggi e i suoi svantaggi.

BOLLITURA
Si sottolinea spesso come questo metodo “rovini” l’alimento, causando perdita dei nutrienti, ed è vero. Per evitare ciò, è sufficiente cuocere l’alimento in poca acqua, ad esempio i legumi, che saranno anche più cremosi in questo modo. Oppure si può utilizzare l’acqua di cottura per qualche altro uso, dopo aver cotto le verdure, si può usare la stessa acqua per cuocere del riso o della pasta. Le verdure possono essere sminuzzate e cotte in poca acqua.

VAPORE
In questo modo, si conservano meglio i nutrienti, è una tra le cotture più salutari anche perché non prevede aggiunta di grassi. Per renderla una metodica perfetta, basta stare attenti a non stracuocere gli alimenti!

FORNO
Il calore arriva sulla superficie esterna e provoca la formazione di una crosticina che mantiene i succhi e i nutrienti dell’alimento, ancora meglio se parliamo di cottura al forno al cartoccio, dove l’alimento può cuocere nei suoi stessi succhi e senza aggiunti di grassi ( ad es un salmone al cartoccio condito prima con erbe aromatiche o spezie! )

STUFATURA
O cottura in umido, che prevede dei tempi lunghi che denaturano l’alimento, allo stesso tempo però, cuocendo nei suoi stessi succhi, vengono “recuperati” in parte quei nutrienti che sopravvivono alla cottura prolungata.

PENTOLA A PRESSIONE
Sicuramente ci fa guadagnare del tempo, soprattutto per alcuni alimenti ( come i legumi o i cereali integrali ). Riducendo i tempi di cottura, non va ad intaccare i nutrienti, anzi, alcuni studi ne evidenziano le proprietà conservative! Inoltre migliora la digeribilità di legumi e cereali.

GRIGLIA E PIASTRA
Non prevedono l’uso di grassi aggiunti, sono perciò di base, abbastanza salutari. Bisogna fare attenzione a non carbonizzare gli alimenti, per evitare che si producano sostanze tossiche.

MICROONDE
Può essere un’alternativa veloce per cibi di piccole dimensioni. Rispetto alle altre tipologie, lavora a temperature più basse, perché in realtà cuoce dall’interno verso l’esterno, sfruttando il moto delle molecole di acqua contenute nell’alimento,che produrrà quindi calore. Il cibo si riscalda quindi proporzionalmente al suo contenuto di acqua. Complessivamente, mantiene i nutrienti data la bassa temperatura a cui agisce e i tempi brevi.

FRITTURA
Cottura che avviene in un grasso, che sia olio vegetale o strutto o altro. Inoltre, possono formarsi sostanze nocive se non si presta attenzione alla temperatura di cottura. Può essere utilizzato saltuariamente come “stimolo” per il fegato, purché si utilizzi olio EVO ( che ha un punto di fumo di 210gradi ) alla giusta temperatura e si cambi spesso.

Come per gli alimenti, il consiglio è sempre quello di variare e sperimentare in cucina, per non annoiarsi mai e per assimilare sempre il meglio da quel che mettiamo in tavola!


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